La plagiocefalia posizionale
La plagiocefalia è una deformazione del cranio del neonato, che si manifesta con la testa appiattita da un lato e segni di asimmetria, come un orecchio più avanti dell’altro e/o un occhio più piccolo.
Tra le cause della plagiocefalia esistono l’utilizzo del forcipe oppure della ventosa durante la fase espulsiva del parto, strumenti che sono sicuramente utili in alcune occasioni per aiutare il piccolo ad uscire al meglio e senza complicazioni, ma che possono creare malformazioni e schiacciamenti alla testa del piccolo.
Un’altra causa è l’eccessiva pressione uterina legata per esempio alla mancanza di spazio, una malformazione posizionale che quindi non si produce durante il parto, ma che è già presente da qualche settimana o persino da qualche mese.
Ulteriore motivo è da ricercata nell’eccessiva staticità del bambino. Durante i primi mesi di vita infatti i neonati non hanno una mobilità particolarmente intensa e tendono a stare sempre nella stessa posizione, questa può comportare una pressione eccessiva sul cranio con la comparsa di questa malformazione.
Cos’è il torcicollo?
Il torcicollo è una condizione in cui i muscoli del collo di un bambino sono accorciati da un solo lato provocando una flessione e relativa rotazione del collo.
Essa colpisce il muscolo sternocleidomastoideo (SCOM), posto al lato del collo, che collega la regione mastoidea, dietro l’orecchio, con la clavicola e lo sterno, con un accorciamento che determina una inclinazione laterale del capo. Caratteristico atteggiamento del bambino con la testa inclinata verso il lato leso e ruotata verso il lato opposto.
Il torcicollo congenito miogeno deve essere distinto dal torcicollo posturale, determinato da una malposizione del feto in utero, in cui, anche se il muscolo SCOM appare accorciato, non vi è un’alterazione fibrosa delle strutture muscolari e si risolve in breve tempo con la chinesiterapia.
La diagnosi differenziale tra le forme di torcicollo viene fatta con la valutazione clinica, sempre associata allo studio ecografico del muscolo e radiografia del rachide cervicale per escludere delle malformazioni vertebrali.
Cosa fare a casa?
In caso di lieve appiattimento o torcicollo, bastano alcuni semplici accorgimenti tra i quali:
- far dormire il bambino a pancia in su, ma quando è sveglio, per un corretto sviluppo neurologico, deve poter sperimentare tutte le altre posizioni
- ridurre il tempo di appoggiodella testa, soprattutto sul lato piatto e stimolare la rotazione della testa dalla parte opposta
- nel caso di muscoli del collo molto tesi, indurre uno stretching passivo mettendo il neonato sul fianco dal lato opposto alla plagiocefalia o alla rigidità, utilizzando dei supporti stabili per sostenere da dietro la schiena (asciugamano arrotolato o cuscino)
- posizionare gli stimoli sensoriali uditivi e visivi, come giochini con sonagli o fonti luminose, dal lato in cui vogliamo che il bambino ruoti la testa
- assicurarsi che quando è in braccio non si favoriscono posture viziate, quindi che la rotazione o l’inclinazione della testa non siano sempre dallo stesso lato
- tenere i bambini il meno possibile in ausili come ovetto o sdraietta, perché potrebbero peggiorare la postura della testa e del collo
In caso di appiattimenti o tensioni più marcati, gli accorgimenti sono comunque utili ma potrebbero non bastare e quindi necessitano di trattamenti specifici.
Cosa può fare l’osteopatia?
E’ importante una diagnosi precoce, così da poter aiutare il piccolo fin dalle prime settimane di vita.
L’osteopata attraverso tecniche molto dolci, non invasive e traumatiche per il neonato, interviene sulle strutture craniche al fine di normalizzare la base cranica, l’allineamento dell’asse cranio sacrale anche in relazione al bacino, le membrane e le suture craniche.
La manipolazione ha lo scopo di dare alla testa del piccolo una forma che gli permetta di muoverla in tutte le direzioni senza problemi.